Oggi scopriremo tutto ciò che riguarda la nascita in aereo, quale sarà la nazionalità di questi bambini e fino a quale settimana di gestazione le donne possono viaggiare in aereo.

Risale a Giugno 2017 la notizia del bambino nato a 11 mila metri di altezza al quale, la Compagnia aerea Jet Airways, ha offerto viaggi gratuiti e illimitati per tutta la vita. La mamma era andata in travaglio prematuro e il volo era stato dirottato su Mumbai, ma il piccolo non ha voluto attendere e, grazie anche all’aiuto di un infermiere presente a bordo, è nato prima che il Boeing 737 potesse atterrare!

Non era mai capitato prima che un bambino nascesse a bordo di un aereo della Compagnia indiana Jet Airways, e questo è stato il loro modo per festeggiare e dare il benvenuto al fortunato bambino.

Non è stata la prima volta che una Compagnia abbia concesso voli gratuiti ad un bambino nato in volo, è capitato anche nel 2009 con la Compagnia AirAsia: la passeggera ha partorito durante un volo di appena due ore. Che dire? Il tempismo è tutto nella vita e il bambino lo ha capito molto presto!

Nascita in aereo: i bambini hanno i voli gratis per tutta la vita?

Purtroppo questa non è una legge, ma una scelta delle singole Compagnie e non tutte hanno offerto, ai bambini nati sui loro voli, di viaggiare gratis per tutta la vita.

È curioso il racconto di Shona Kirsty Yves (le cui iniziali compongono la parola SKY, cielo), che racconta di essere nata in Prima Classe, liberata in men che non si dica per poter offrire alla futura mamma tutto lo spazio di cui avesse bisogno. Racconta divertita Shona, ora ventottenne: “hanno mandato in Business l’allora capo della Nissan e altri quattro imprenditori giapponesi”. Quando le viene chiesto se viaggerà gratis per tutta la vita, risponde che purtroppo questo non rientra nella policy di British Airways che le ha però offerto due voli gratuiti, in Prima Classe, per l’Australia.

Shona Owen passaporto

Altre Compagnie, come Thai Airways e AirAsia, offrono voli gratuiti a vita per tutti i nati a bordo, mentre la Compagnia Virgin Atlantic ha offerto voli gratis ad un bambino nato durante un volo, fino compimento dei suoi 21 anni.
Singolari inoltre le scritte sui documenti di questi “bambini dei cieli”. Shona Owen racconta che nel suo passaporto c’era scritto, nella sezione luogo di nascita, che “il possessore è nato su un velivolo, 10 miglia a sud di Mayfield, nel Sussex”. Dopo il rinnovo, la dicitura è cambiata e ora Shona risulta nata “at sea”, in mare.

Un bambino nato 4 mesi prima di lei, Johnatan, ha sul passaporto la dicitura “nato su un aereo”.

Nascita in aereo e nazionalità del bambini

In relazione alla nazionalità dei bambini che nascono ad alta quota durante un volo in aereo, molti sostengono che il bambino prenda:

In realtà la questione non è così semplice e dipende da nazione a nazione.

Prendiamo gli USA, ad esempio, e il caso del piccolo Kevin: il bambino è nato durante il volo, a metà strada tra Manila e San Francisco, molto lontano dai 22 chilometri dalla costa che corrispondono all’estensione delle acque territoriali degli USA. Kevin non è quindi un cittadino americano perché il 14esimo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti garantisce la cittadinanza a tutte le persone nate sul suolo Usa, inclusi quelli venuti al mondo su aeroplani in volo sopra o tra due città del Paese e entro i 22 chilometri delle acque territoriali.

Poiché il bambino è nato molto lontano da questo limite, ha preso la cittadinanza della madre e risulta quindi essere filippino.

Cosa prevede la legge italiana per la nascita in aereo?

Prima di tutto c’è da dire che il comandante, durante il volo, esercita le funzioni di Ufficiale di Stato Civile, ed è tenuto ad annotare immediatamente la nascita sul giornale di bordo. Esso deve poi dichiarare la nascita, non appena atterrato, al direttore dell’aeroporto che, a sua volta, trasmetterà il tutto all’autorità consolare competente.

Nascita in aereoMa la nazionalità del bambino nato in volo su territorio italiano, qual è?

La legge dice che la cittadinanza italiana spetta ai soli figli di padre o madre italiani ma esiste un’eccezione che prevede il conferimento della cittadinanza italiana anche chi è “nato nel territorio della Repubblica se entrambi i genitori sono ignoti o apolidi, ovvero se il figlio non segue la cittadinanza dei genitori secondo la legge dello Stato al quale essi appartengono”.

La legge aggiunge che “è considerato cittadino, per nascita, il figlio di ignoti trovato nel territorio della Repubblica, se non venga provato il possesso di altra cittadinanza.”

Fino a quale settimana di gravidanza si può viaggiare in aereo?

Le Compagnie aeree sono abbastanza propense a far viaggiare le donne in gravidanza, almeno fino alla 36esima settimana di gravidanza  o 32esima se si tratta di parto gemellare. Dopo questo periodo, molte compagnie vietano alle donne di salire a bordo dell’aereo per evitare parti prematuri a bordo.

In generale, al bambino e alla mamma non fa male volare. È meglio non affrontare viaggi troppo lunghi (oltre le 4 ore) ma in linea generale non ci sono troppe controindicazioni. Le Compagnie, praticamente tutte, richiedono un certificato medico in cui viene dichiarato che mamma e bambino sono in buono stato di salute e non ci sono rischi di parto prematuro.

Quello che consigliamo sempre, è di leggere con attenzione la policy della Compagnia con la quale si intende viaggiare prima di acquistare il biglietto aereo, e anche di contattare le Compagnia per avere conferma che non sia cambiato nulla rispetto a quanto letto.

Molte mamme si preoccupano per:

Niente paura, il bambino non rischia nulla in aereo!

nascita aereo neonati

I normali controlli non costituiscono infatti nessun rischio né per la donna né per il bambino. Stessa cosa per le radiazioni durante i voli. Ovviamente questo vale se i voli sono occasionali, se invece la mamma deve volare frequentemente durante tutta la gravidanza, è bene valutare col proprio medico quali rischi possa correre.

Nessun rischio neanche per quanto riguarda aborto spontaneo o rottura delle acque con anticipo. Il cambio di pressione non influisce infatti né sulla salute né aumenta la possibilità di parto prematuro.

Sicuramente un consiglio che danno i medici, è di utilizzare le calze a compressione graduata durante il volo perché il fatto di rimanere per lungo tempo sedute aumenta il rischio di trombosi. In realtà questo accorgimento varrebbe per tutti, ma è chiaro che l’attenzione si concentra in particolare sulle donne in gravidanza, che hanno di base un minimo ma fisiologico aumento del rischio di trombosi.

Ecco qualche consiglio utile per il viaggio: