Per tutti gli amanti del brivido e non, se avete in programma di organizzare una vacanza da paura da fare insieme ai vostri amici più coraggiosi, ecco per voi 5 tra le mete di viaggio più spaventose al mondo che dovrete assolutamente visitare!

Esisitono infatti mete per tutti i gusti, luoghi ideali per chi desidera fare una vacanza alternativa e ricca di brividi: si va dagli amanti dei fantasmi e delle case infestate, a quelli attratti dai manicomi e dagli ospedali psichiatrici o ancora per chi in un’altra vita è stato cavaliere e vuole tornare nei castelli con annessi cimiteri misteriosi!

Siete pronti a scoprire quali sono queste mete spaventose?

1° meta di viaggio più spaventosa: Isola delle Bambole

Si trova in Messico e lì la chiamano “Isla de las Munecas”. Già il suo nome basta per far venire i brividi, ma se immaginiamo delle bambole impiccate sparse per un enorme parco la questione diventa davvero macabra!

Questo “museo degli orrori” è nascosto in una sperduta laguna messicana, è un’opera di Don Julian Santana Barrera, un contadino che decise di abbandonare la sua famiglia per andare a vivere da eremita in questo piccolo isolotto nella laguna. La leggenda narra che Santana avesse dei disturbi mentali che lo portarono a convincersi di essere perseguitato dallo spirito di una bambina morta in quelle acque dalle quali recuperò proprio una bambola. Perseguitato da questo pensiero, iniziò a collezionare bambole di ogni forma e materiale, le recuperava dalle discariche e le legava in giro per il parco, alcune ricoperte di muffa, altre senza gli arti.

Isola delle Bambole

Fu la morte Di Santana Barrera, il cui corpo fu ritrovato proprio dove l’uomo recuperò la prima bambola, a rendere questo posto una macabra attrazione turistica.

Oggi i visitatori sono soliti portare le proprie bambole e appenderle qua e là per il parco. Anche Tim Burton ha ho voluto visitare l’Isola della Bambole quando stava promuovendo in Messico il suo film Frankenweenie.

E voi avreste il coraggio di fare una passeggiata per il parco magari all’imbrunire? Se dovesse saltarvi in mente di intraprendere questo macabro viaggio, organizzatevi per tempo perché pare non sia facilissimo raggiungere l’isola!

2° meta di viaggio più spaventosa: Foresta Hoia Baciu

Si trova in Transilvania (Romania), un luogo che ci riporta subito alle storie di Vampiri, al famoso Conte Dracula e alle rovine di castelli abbandonati.

Se siete dei fifoni, state lontani da questa foresta! Gli abitanti dei luoghi noti per leggende legate a fantasmi e vampiri sono soliti smentire rovinando un po’ l’emozione che il turista vorrebbe vivere, ma questo non è il caso della foresta di Hoia Baciu, i cui abitanti dei paesini attorno alla foresta sconsigliano di avventurarsi al suo interno perché “chi entra nella foresta non fa più ritorno”.

Per tale ragione è chiamata il “Triangolo delle Bermuda” della Transilvania. È una foresta enorme di 250 ettari di cui si narrano le storie più stravaganti: dai fantasmi agli alieni, dal diavolo agli UFO.

Le tre storie più famose sono sicuramente:

Foresta Hoia Baciu

Che ci sia un tunnel spazio temporale?

Si potrebbe iniziare a fantasticare spaziando dalla fantascienza alla leggenda, ma una cosa riguardo questa foresta è certa. Ci sono infatti due misteri che neanche gli scienziati sono stati in grado di spiegare:

Al di là delle fantasie sulla possibile pista di atterraggio degli UFO, la questione interessante e dimostrabile è che la zona è un cerchio perfetto dove non cresce assolutamente nulla. Questo fatto ha incuriosito diversi scienziati e biologi tra cui Alexander Sift che, come scritto su un articolo de La Stampa, si era avventurato nella foresta proprio per studiare la zona e, dopo essere uscito (per fortuna!) ha avuto febbre alta per le successive due settimane e delle particolari ustioni su tutto il corpo. Il biologo sostiene di aver rilevato zone ad altissima radioattività.

Altre fonti sostengono che all’interno del cerchio nessuno strumento funzioni, e che sia quindi probabile la tesi della radioattività altissima che spiegherebbe gli strumenti in tilt, le ustioni sul corpo, gli alberi ricurvi e il fatto che non cresca nulla all’interno di quel cerchio.

Ma perché un cerchio perfetto? Perché questa radioattività proprio in questo punto del globo?

Se decidete di avventurarvi, mi raccomando state attenti, non siamo sicuri di riuscire a farvi ottenere il rimborso se qualche familiare dovesse arrivare con qualche anno di ritardo a casa!

3° meta di viaggio più spaventosa: Pripyat

È una citta abbandonata che si trova in Ucraina, un museo dell’orrore a cielo aperto visitato da tantissimi turisti che partono da Kiev.

Si trova a soli 15 chilometri da Chernobyl, la città diventata famosa per l’incidente nucleare più grave della storia. In realtà la centrale si trovava proprio a Pripyat, non a Chernobyl, una cittadina di 50mila abitanti vivace e prospera che, da un momento all’altro, a causa delle radiazioni, fu completamente abbandonata.

Era senza dubbio la cittadina più all’avanguardia, costruita per dare casa proprio ai dipendenti della centrale, ricca di qualsivoglia servizio dagli ospedali ai ristoranti, dai teatri ai cinema, piscina coperta e centri commerciali, sicuramente un sogno in quel periodo storico. Oggi il luogo si può visitare ed è uno dei più terrificanti al mondo, soprattutto perché non è ricostruito per far paura, ma è reale.

Pripyat

Forse ancora più terrificante è che stia andando di moda il “turismo del disastro” ma, se questo può servire anche a far riflettere, ben venga visitare anche questi posti. La cittadina si trova in quella che si chiama “zona di esclusione”, quella più colpita dalle radiazioni che oggi hanno livelli notevolmente più bassi tanto da permettere ai turisti di visitare la zona, ovviamente muniti delle giuste precauzioni.

Pensate che quando l’altoparlante annunciò l’incidente, nel 1986, e diede ordini per l’evacuazione, si parlò di un periodo di allontanamento dalla cittadina di circa 3 settimane. Ad oggi, sono passati ormai 33 anni.

Se volete fare una gita nella cittadina, sappiate che sono diverse le agenzie di viaggi che organizzano il tour guidato.

4° meta di viaggio più spaventosa: Stull Cemetery

La cittadina che ospita questo cimitero è abitata oggi da sole 20 persone. La sua fama deriva dal fatto che ospita il cimitero più terrificante al mondo, tanto da essere stato definito:

La leggenda narra che il diavolo si presenti due volte l’anno: in primavera e, strano a dirsi, la notte di Halloween.

Pensate che la chiesetta del paese, circa 15 anni fa, è stata demolita perché troppo spesso si verificavano casi di messe sataniche ad opera di sette varie.

Stull Cemetery

Questo terrificante cimitero si trova in pieno Kansas. Perchè è il più terrificante rispetto agli altri?

Diciamo che il passaparola ha fatto il suo dovere e, partendo da un articolo scritto da due giovani studenti del luogo che raccontavano di storie tramandate dai loro nonni, la cittadina è diventata punto di interesse per numerosi turisti che sono soliti recarsi a Stull proprio la notte di Halloween con la speranza, o forse il terrore, di incontrare il diavolo in persona!

Tante sono le leggende che aleggiano:

Ci sono stati  inoltre periodi in cui la polizia ha dovuto vietare l’accesso al cimitero.

5° meta di viaggio più spaventosa: Cabina B340 della Queen Mary

La Queen Mary è nota per essere la nave più infestata della storia, un vero e proprio forziere di attività paranormali. Nella nave pare bazzichino circa 150 fantasmi, ma in particolare vi è una cabina, la B340, che pare sia la più maledetta.

La nave, varata il 26 settembre 1934, ha ospitato illustri personaggi tra cui:

Adesso è diventata un hotel per gli amanti del brivido.

Cabina B340 della Queen Mary

Gli eventi che si manifestano all’interno della cabina vanno dall’acqua che scorre dai rubinetti senza che siano stati aperti alle coperte dei letti che risultano usate anche quando la cabina era chiusa, dalle luci che si accendono e spengono improvvisamente a strane figure nere che si posizionano davanti al letto.

Nella cabina si consumò un violento omicidio.  Da allora è difficile capire se si tratti di realtà o leggenda, ma pare che uno degli ultimi ospiti che ha scelto di alloggiare in quella cabina sia stato obbligato ad abbandonarla da una voce che gli urlava di uscire immediatamente fuori dalla camera, il tutto mentre gli venivano strappate le coperte di dosso e le luci si accendevano e spegnevano.

In seguito a questo episodio, lo staff è stato costretto a chiudere al pubblico la cabina B340.