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Il 2025 si sta rivelando un anno spartiacque per il settore delle compagnie aeree low-cost. Quello che per oltre due decenni ha rappresentato una rivoluzione nel trasporto aereo mondiale – rendendo i viaggi accessibili a milioni di persone – oggi mostra segnali di profonda trasformazione.
Da Spirit Airlines che lancia allarmi sulla propria solvibilità futura, a Wizz Air che chiude la base di Abu Dhabi dopo 355 milioni di euro di perdite, fino a Southwest Airlines che abbandona servizi storicamente gratuiti: il modello low-cost attraversa una crisi senza precedenti.
Ma siamo davvero di fronte alla fine di un’era? O assistiamo piuttosto a un’evoluzione necessaria verso forme più mature e sostenibili? Scopriamo insieme cosa sta accadendo nel cielo europeo, americano e asiatico, e soprattutto cosa significa per noi viaggiatori.
Origini e Successo del Modello Low-Cost
Per comprendere la portata della crisi attuale, dobbiamo prima ricordare come il modello low-cost abbia rivoluzionato il trasporto aereo. Tutto iniziò negli anni ’70 con Southwest Airlines negli Stati Uniti, seguita in Europa da Ryanair negli anni ’90.
I Principi Vincenti del Low-Cost
Il successo si basava su tre pilastri fondamentali:
Prezzi bassissimi: eliminazione dei servizi considerati “superflui” per offrire tariffe imbattibili. Niente pasti gratuiti, niente assegnazione posti, niente bagaglio incluso.
Efficienza operativa: utilizzo di aeroporti secondari, rotazioni rapide degli aeromobili, flotte omogenee per ridurre i costi di manutenzione.
Ricavi accessori: quello che in gergo si chiama “unbundling” – ogni servizio aggiuntivo diventa una fonte di guadagno separata.
L’Impatto sul Turismo di Massa
Questo modello ha democratizzato i viaggi aerei. Improvvisamente, un weekend a Barcellona o Praga costava meno di una cena al ristorante. Le low-cost hanno trasformato il turismo europeo, creando nuovi flussi turistici e rendendo possibili viaggi che prima erano impensabili per la classe media.
In Europa, oggi le compagnie low-cost rappresentano oltre il 50% del traffico aereo. Ryanair trasporta più di 45 milioni di passeggeri all’anno solo in Italia, mentre a livello globale un sedile su tre sui voli di linea è offerto da una compagnia low-cost.

Le Cause della Crisi Compagnie Low-Cost 2025
La crisi che stiamo vivendo non è frutto del caso, ma deriva da una combinazione di fattori strutturali che hanno minato le fondamenta del modello originario delle compagnie aeree economiche.
Saturazione del Mercato
Il primo grande problema è la saturazione. Quando tutti fanno low-cost, nessuno ha più un vantaggio competitivo. Nel 2024, un sedile su tre sui voli mondiali era offerto dalle low-cost, ma questa crescita quantitativa non si è tradotta in sostenibilità economica per molti operatori.
Le compagnie tradizionali hanno risposto con strategie aggressive di “price matching”, eguagliando i prezzi delle low-cost sulle rotte dove competono direttamente. Hanno letteralmente “spogliato” i propri biglietti dei servizi inclusi, creando tariffe basic che competono direttamente con quelle low-cost.
Aumento dei Costi Operativi
Il secondo fattore critico è l’impennata dei costi operativi:
Carburante: Le compagnie low-cost, spesso prive di coperture finanziarie sofisticate, hanno sofferto più delle altre durante la crisi energetica.
Personale: Gli adeguamenti contrattuali richiesti per tutelarsi dall’inflazione hanno aumentato significativamente i costi del personale.
Leasing e manutenzione: La penuria di nuovi aeromobili da Airbus e Boeing ha fatto schizzare i costi di leasing. Inoltre, i problemi ai motori Pratt & Whitney hanno impattato pesantemente su compagnie come Wizz Air e JetBlue.
Cambiamento delle Preferenze dei Viaggiatori
Forse il fattore più sottovalutato è il cambiamento nelle aspettative dei passeggeri. Negli Stati Uniti, la classe media preferisce sempre più i vettori tradizionali per i benefici della fidelizzazione. Scott Kirby, CEO di United Airlines, ha dichiarato senza mezzi termini: “Il modello low-cost è morto. È un modello pessimo che si basa sul fregare il cliente”.
I viaggiatori chiedono maggiore trasparenza, comfort e servizi. La pandemia ha accelerato questa tendenza: chi è rimasto fermo per mesi ora vuole viaggiare meglio, non solo spendere meno.
Le Compagnie in Maggiori Difficoltà
Spirit Airlines: L’Allarme Liquidità del Modello Ultra Low-Cost
La situazione più drammatica riguarda Spirit Airlines, la compagnia ultra low-cost americana famosa per la sua livrea gialla. L’azienda ha lanciato un drammatico allarme sulla “propria solvibilità futura”, avvertendo che esistono seri dubbi sulla capacità di continuare ad operare nei prossimi 12 mesi.
I numeri sono impietosi: nel secondo trimestre 2025 ha registrato una perdita di 184 milioni di dollari. Le misure drastiche in atto includono il licenziamento di 270 piloti su circa 3.000, la degradazione di 140 comandanti a primi ufficiali, e la valutazione della vendita di aeromobili e diritti aeroportuali.
Spirit rappresenta l’esempio più eclatante di come il modello ultra low-cost stia mostrando i suoi limiti strutturali. Quando i ritardi e le cancellazioni si moltiplicano, i passeggeri si trovano spesso senza alternative immediate.
Moody’s ha declassato il rating di Spirit da Caa1 a Caa3 con outlook negativo, prevedendo un consumo di liquidità superiore ai 500 milioni di dollari nel 2025.
Wizz Air: Ritirata dal Golfo Persico
Wizz Air, la terza compagnia low-cost europea, ha annunciato la chiusura definitiva della sua filiale di Abu Dhabi dal 1° settembre 2025. Questa decisione arriva dopo oltre 355 milioni di euro di perdite accumulate in cinque anni di attività.
La divisione emiratina non è mai riuscita a raggiungere la sostenibilità economica, con un tasso di riempimento “altamente insoddisfacente” inferiore all’80%, ben lontano dal 91,2% di media del gruppo. Nel periodo aprile 2024-marzo 2025, Wizz Air Abu Dhabi ha registrato poco meno di 580 milioni di euro di ricavi ma con perdite superiori agli 80 milioni.
Southwest Airlines: Fine di un’Era
Anche la storica Southwest Airlines, pioniera del modello low-cost, sta attraversando difficoltà significative. Nel primo semestre 2025, l’utile operativo è crollato a soli 2 milioni di dollari a fronte di 13,7 miliardi di ricavi.
L’azienda ha annunciato il licenziamento del 15% dei posti di lavoro aziendali (circa 1.750 posizioni) per generare un risparmio di 300 milioni di dollari annui. Dopo oltre mezzo secolo, Southwest ha anche abbandonato l’assegnazione casuale e gratuita dei posti, introducendo servizi a pagamento che storicamente erano inclusi nel prezzo.

Le Low-Cost che Resistono
Non tutte le compagnie low-cost stanno soffrendo allo stesso modo. Alcune hanno dimostrato una capacità di adattamento superiore, trovando la formula giusta per navigare questa fase di transizione.
Ryanair: Leadership Consolidata
Ryanair mantiene saldamente la sua posizione dominante con il 31% di quota di mercato nei cieli europei. La compagnia irlandese ha chiuso l’anno fiscale 2024 con utili per 1,92 miliardi di euro, confermandosi il benchmark del settore low-cost.
In Italia, Ryanair detiene oltre il 33% del mercato, trasportando più di 45 milioni di passeggeri annui. La strategia aggressiva di espansione continua, con 6 aeromobili basati solo in Veneto per un investimento di 600 milioni di dollari.
easyJet: Crescita Record
easyJet ha registrato una performance eccezionale, con un aumento del 34% degli utili per l’anno fiscale 2024, raggiungendo 610 milioni di sterline di utile prima delle imposte. La compagnia britannica ha dimostrato una superiore efficienza operativa, beneficiando della scelta strategica di puntare sugli Airbus A320neo invece dei problematici Boeing 737 MAX.
Nel 2024, easyJet ha trasportato oltre 20 milioni di passeggeri su 226 rotte da 21 aeroporti italiani. La strategia di consolidamento procede con la chiusura della base di Venezia e l’espansione a Milano Malpensa.
I Casi di Successo Globali
Volotea ha registrato il miglior risultato nella sua storia nel 2024, con un fatturato di 811 milioni di euro (+17%) e un EBITDA di 148 milioni di euro (+54%). Durante i disservizi estivi più intensi, molte compagnie low-cost hanno mostrato le loro fragilità operative, con conseguenti ritardi e cancellazioni che hanno colpito milioni di passeggeri.
AirAsia mantiene la leadership mondiale per il sedicesimo anno consecutivo secondo i Skytrax Awards 2025. La compagnia ha confermato 14 nuove consegne di aeromobili nel 2025 e punta a 70 milioni di passeggeri.
IndiGo rappresenta il modello di successo del low-cost asiatico, con una quota di mercato superiore al 60% in India. La compagnia continua l’espansione internazionale con nuovi voli su Londra, Copenaghen e Atene.
Differenze Geografiche nella Crisi delle Compagnie Aeree Economiche
La crisi del modello low-cost non è uniforme a livello globale. Le differenze geografiche sono marcate e riflettono contesti economici e culturali diversi.
Nord America: Crisi Strutturale
Il mercato nordamericano rappresenta l’epicentro della crisi del modello ultra low-cost. Oltre alle difficoltà di Spirit Airlines, emergono segnali preoccupanti anche da altre compagnie.
Frontier Airlines ha ripetutamente tentato fusioni con Spirit, ma gli analisti ritengono che il valore delle operazioni sia molto più basso rispetto ai 2,9 miliardi di dollari del 2022. JetBlue Airways ha registrato una perdita netta di 208 milioni di dollari nel primo trimestre 2025, con il titolo azionario crollato del 43%.
Gli esperti prevedono un periodo di consolidamento forzato, con possibili fallimenti di compagnie ultra low-cost e fusioni facilitate dalla nuova amministrazione Trump.
Europa: Adattamento e Diversificazione
Il mercato europeo mostra maggiore capacità di adattamento, con performance che variano significativamente tra le diverse compagnie. Le strategie vincenti includono:
- Differenziazione dei servizi: molte compagnie stanno introducendo classi premium
- Focus su nicchie geografiche: concentrazione su rotte turistiche specifiche
- Mantenimento del vantaggio sui costi: pur evolvendo, mantengono competitività rispetto ai vettori tradizionali
Asia: Crescita Continua
L’Asia rappresenta il mercato più promettente per le low-cost, con una crescita del traffico passeggeri del 7,9% nel 2025 (la più alta al mondo). I modelli di business sono ben consolidati e l’espansione delle rotte internazionali continua.

L’Italia: Un Caso di Studio Unico
L’Italia emerge come uno dei mercati più dinamici d’Europa, con una crescita sostenuta che ha superato i livelli pre-Covid già nel 2023.
I Numeri della Ripresa Italiana
Il sistema aeroportuale italiano ha chiuso il 2024 con 219.078.618 passeggeri, registrando una crescita dell’11,1% rispetto al 2023. Questo rappresenta un record storico per il settore.
Gli aeroporti con le migliori performance includono:
- Bari: +18% (crescita più alta tra i grandi scali)
- Napoli: +15%
- Milano Malpensa: +12%
- Roma Fiumicino: +11% (49,2 milioni di passeggeri)
Le Dinamiche del Mercato Italiano
Il mercato italiano presenta alcune caratteristiche uniche. Ryanair mantiene una posizione dominante con oltre il 33% del mercato, ma utilizza anche tattiche punitive quando gli aeroporti non accettano le sue condizioni. Il caso di Bergamo è emblematico: la compagnia ha ridotto l’offerta del 5% dopo il rifiuto di rinnovare gli stessi incentivi economici.
ITA Airways, nata dalle ceneri di Alitalia, sta vivendo una fase di rilancio grazie all’acquisizione del 41% da parte di Lufthansa. L’integrazione procede rapidamente, con l’obiettivo di completare l’acquisizione entro 18 mesi.
Impatto per i Consumatori
Aumento delle Tariffe
La riduzione della concorrenza sta già portando a un aumento delle tariffe. Un’analisi su cinque rotte da Denver ha mostrato che dopo l’uscita di Spirit dal mercato, i prezzi sono cresciuti del 5,7% su base annua.
Trasformazione dei Servizi
I passeggeri stanno assistendo a una trasformazione dei servizi:
- Più servizi a pagamento: bagagli, scelta posto, snack premium
- Introduzione di classi intermedie: premium economy, sedili con più spazio
- Dynamic pricing: prezzi che cambiano in tempo reale basandosi sul comportamento online
Alternative al Trasporto Aereo
Paradossalmente, la crisi delle low-cost potrebbe avere implicazioni ambientali positive. Un rapporto di Greenpeace evidenzia che in Europa “viaggiare in aereo costa meno del treno nel 54% delle tratte analizzate”. Una riduzione della concorrenza low-cost potrebbe incentivare il trasporto ferroviario.
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Le Compagnie Tradizionali: I Grandi Vincitori
Mentre le low-cost lottano, le compagnie tradizionali americane stanno registrando performance straordinarie. United Airlines ha generato ricavi operativi per 28,5 miliardi di dollari nel primo semestre 2025, mentre Delta Air Lines ha registrato un utile operativo di 2,7 miliardi di dollari.
Il segreto del loro successo? I programmi di fedeltà e i servizi premium. Ed Bastian, CEO di Delta, ha dichiarato che “i vettori che non riescono ad arrivare al pareggio non avranno l’opportunità di continuare”.

Strategie di Sopravvivenza e Trasformazione
Premiumizzazione dei Servizi
Molte compagnie low-cost stanno evolvendo verso modelli ibridi:
- Spirit ha aggiunto sedili premium e una classe Premium Economy
- JetBlue ha lanciato “EvenMore”, una nuova esperienza premium con spazio dedicato per i bagagli a mano
- IndiGo ha introdotto “IndiGoStretch”, la sua offerta business personalizzata
Focus sui Ricavi Accessori
Le compagnie stanno puntando sempre più sui ricavi accessori (ancillary). Ryanair genera già significativi profitti da bagagli, scelta del posto e altri servizi extra, mentre Norse Atlantic Airways arriva a 87 dollari per passeggero dai servizi accessori.
Consolidamento Geografico
Alcune compagnie stanno tornando alle origini. Wizz Air si sta concentrando sull’Europa orientale, riducendo l’espansione in mercati complessi. Play Airlines ha abbandonato le rotte transatlantiche per focalizzarsi su destinazioni europee balneari.
Il Futuro del Modello Low-Cost
Visioni Contrastanti
Gli esperti sono divisi sul futuro del settore. Roberto Scaramella di Oliver Wyman ritiene che si tratti di un “problema contingente” legato alla scarsità di aeromobili. Secondo questa visione, quando l’offerta di aeromobili tornerà normale tra un paio d’anni, le low-cost potranno recuperare il loro vantaggio competitivo.
Altri sono più pessimisti. Ed Bastian di Delta prevede che “i vettori che non riescono ad arrivare al pareggio non avranno l’opportunità di continuare”.
Modelli Ibridi: Il Futuro?
La tendenza emergente punta verso modelli ibridi che combinano:
- Tariffe competitive di base
- Opzioni premium a pagamento
- Maggiore trasparenza sui costi
- Servizi personalizzabili
Le compagnie che sopravviveranno saranno quelle capaci di:
- Diversificare i ricavi oltre la semplice vendita di biglietti
- Ottimizzare l’efficienza operativa in un contesto di costi crescenti
- Adattarsi alle preferenze regionali dei consumatori
- Innovare nel servizio mantenendo la competitività sui prezzi
Scenari Futuri per Stati
Nord America: Consolidamento inevitabile con possibili fallimenti e fusioni facilitate dalla nuova amministrazione.
Europa: Adattamento e diversificazione dei modelli, con focus su nicchie specifiche e mantenimento del vantaggio sui costi.
Asia: Crescita continua e leadership mondiale, con modelli di business ben consolidati.
Cosa Significa per i Diritti dei Passeggeri
In questo scenario di trasformazione, è fondamentale che i passeggeri conoscano i propri diritti. Le difficoltà finanziarie di alcune compagnie possono tradursi in maggiori disservizi: ritardi, cancellazioni, problemi con i bagagli.
Il Regolamento Europeo 261/2004 rimane il tuo scudo protettivo, indipendentemente dal tipo di compagnia con cui voli. Che si tratti di una low-cost in difficoltà o di un vettore tradizionale, i tuoi diritti non cambiano:
- Ritardi superiori a 3 ore: fino a 600€ di risarcimento
- Voli cancellati: diritto al rimborso o al volo alternativo
- Negato imbarco: compensazione immediata
- Bagagli smarriti: fino a 1.100€ di risarcimento
Conclusioni: Evoluzione, Non Estinzione
Il 2025 segna indubbiamente una fase di profonda trasformazione per il settore delle compagnie aeree low-cost. Tuttavia, parlare di “fine” del modello sarebbe prematuro e inesatto.
Stiamo assistendo piuttosto a un’evoluzione necessaria verso forme più mature e sostenibili. Le grandi low-cost europee come Ryanair ed easyJet hanno dimostrato di saper navigare questa transizione, mentre negli Stati Uniti il modello ultra low-cost appare sotto maggiore pressione.
Le Lezioni della Crisi
La crisi attuale insegna che:
- La sostenibilità conta più della crescita a tutti i costi
- La trasparenza è diventata un valore competitivo
- I passeggeri sono disposti a pagare per servizi di qualità
- L’adattamento regionale è fondamentale
Prospettive per i Viaggiatori
Per noi passeggeri, questa trasformazione potrebbe portare:
- Tariffe meno estreme ma più trasparenti
- Maggiori opzioni di personalizzazione del viaggio
- Servizi di qualità superiore
- Scelte più consapevoli tra low-cost evolute e vettori tradizionali
Il futuro del trasporto aereo low-cost dipenderà dalla capacità delle compagnie di reinventarsi, bilanciando la necessità di contenere i costi con l’offerta di un’esperienza di viaggio che soddisfi le crescenti aspettative dei passeggeri.
La rivoluzione low-cost non è finita: sta semplicemente maturando.
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Domande Frequenti sulla Crisi del Modello Low-Cost
Perché le compagnie aeree low-cost sono in crisi nel 2025?
Le cause principali sono l’aumento dei costi operativi (carburante, personale, leasing aerei), la saturazione del mercato e il cambiamento delle preferenze dei passeggeri, che chiedono più comfort e trasparenza.
Quali compagnie low-cost stanno resistendo meglio alla crisi?
Ryanair ed easyJet continuano a registrare solidi risultati economici, grazie a strategie di espansione mirata, efficienza operativa e diversificazione dei ricavi. Anche Volotea, AirAsia e IndiGo mostrano resilienza.
Quali compagnie low-cost sono in maggiore difficoltà?
Spirit Airlines negli USA ha lanciato un allarme liquidità, Wizz Air ha chiuso la base di Abu Dhabi dopo pesanti perdite e Southwest Airlines ha dovuto ridurre i servizi gratuiti e licenziare personale.
Cosa significa per i passeggeri la crisi delle low-cost?
Per i viaggiatori potrebbe tradursi in tariffe leggermente più alte ma più trasparenti, più servizi a pagamento opzionali e un ritorno a modelli ibridi che offrono maggiore personalizzazione.
I miei diritti cambiano se volo con una compagnia low-cost?
No. I diritti dei passeggeri sono garantiti dal Regolamento Europeo 261/2004. In caso di ritardi oltre 3 ore, cancellazioni o negato imbarco, si può ottenere fino a 600€ di risarcimento, indipendentemente dal tipo di compagnia.