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Il tuo volo è arrivato con 3 ore di ritardo e la compagnia aerea ti dice che “non possono fare nulla” per il maltempo? Ti hanno cancellato il volo all’ultimo momento parlando di “circostanze eccezionali”? Niente panico: nella maggior parte dei casi, hai comunque diritto fino a 600€ di risarcimento.

Le compagnie aeree utilizzano spesso scuse per evitare di pagare i risarcimenti previsti dal Regolamento Europeo 261/2004. Molte di queste giustificazioni sono illegittime dal punto di vista legale, ma vengono utilizzate sistematicamente per scoraggiare i passeggeri dal richiedere quanto dovuto.

Il dato più significativo? Solo il 20% dei passeggeri richiede effettivamente i risarcimenti, mentre i servizi legali specializzati ottengono tassi di successo oltre il 95%. Questo significa che 4 passeggeri su 5 rinunciano ai propri diritti, spesso proprio a causa di queste scuse infondate.

Ecco le 10 scuse più comuni utilizzate dalle compagnie aeree e come riconoscere quando sono illegittime.

Perché le Compagnie Aeree Usano Queste Scuse

I dati del 2024 confermano un quadro preoccupante: il 62% dei disservizi aerei riguarda ritardi superiori alle 3 ore, mentre il 33% sono cancellazioni. Su 60.000 segnalazioni analizzate, quasi 2.800 voli risultavano effettivamente risarcibili secondo il Regolamento Europeo 261/2004.

L’utilizzo sistematico di scuse illegittime ha un impatto economico significativo: si stima che circa 56,7 milioni di euro di risarcimenti vengano negati illegittimamente ogni anno alle compagnie aeree italiane. Questo accade perché:

  • La maggior parte dei passeggeri non conosce i propri diritti
  • Le giustificazioni tecniche scoraggiano le richieste
  • Pochi si rivolgono a servizi legali specializzati
  • Le compagnie sanno che 4 viaggiatori su 5 non faranno ricorso

Ma quando le scuse vengono contestate legalmente, la situazione si ribalta completamente. I tribunali italiani rifiutano sistematicamente le giustificazioni pretestuose, confermando il diritto del passeggero al risarcimento.

Distribuzione dei disservizi aerei in Italia nel 2024 | Rimborso al Volo diritto dei passeggeri aerei

Le 10 Scuse Più Comuni delle Compagnie Aeree

1. Restrizioni ATC (Controllo del Traffico Aereo)

Le compagnie aeree sostengono spesso che il ritardo sia dovuto a limitazioni imposte dal controllo del traffico aereo. Questa giustificazione viene utilizzata anche quando l’aeromobile o l’equipaggio non erano effettivamente pronti a partire all’orario previsto.

Perché è illegittima: Se il problema reale era la mancata disponibilità dell’aereo o del personale, le restrizioni ATC diventano una scusa pretestuosa per coprire responsabilità interne della compagnia. La verificabilità è semplice: se altri voli sulla stessa rotta sono partiti regolarmente, la giustificazione perde credibilità.

Come difendersi: Controlla i dati di traffico aereo per verificare se c’erano effettive restrizioni ATC nella fascia oraria del tuo volo.

2. Problemi Tecnici e Guasti dell’Aeromobile

Una delle scuse più utilizzate, soprattutto dalle compagnie low cost. Tuttavia, la Corte di Giustizia Europea ha stabilito nel 2008 che i problemi tecnici rientrano nel normale esercizio dell’attività di un vettore aereo.

Perché è illegittima: I guasti tecnici sono considerati parte dell’attività ordinaria di una compagnia aerea. Solo quando derivano da eventi esterni non controllabili (come sabotaggi o atti terroristici) possono essere considerati circostanze eccezionali.

La realtà: Le compagnie aeree devono mantenere la propria flotta in condizioni operative. Un guasto tecnico non programmato non li esonera dal pagare il risarcimento.

3. Maltempo Generico e Condizioni Meteorologiche

Il “maltempo” viene spesso utilizzato come scusa universale. Non tutte le condizioni meteorologiche, però, costituiscono circostanze eccezionali secondo la normativa europea.

Quando è illegittima: Se altre compagnie aeree riescono a operare nelle stesse condizioni meteo, o se il maltempo era prevedibile e la compagnia non ha preso le dovute precauzioni. La giustificazione è valida solo quando si verifica un’oggettiva impossibilità sopravvenuta, come il divieto esplicito di decollo da parte della torre di controllo.

Come verificare: Consulta i servizi meteorologici ufficiali per controllare le effettive condizioni atmosferiche e verifica se altri voli sono partiti dallo stesso aeroporto.

4. Scioperi del Personale della Compagnia

Utilizzata frequentemente dalle compagnie low cost come Ryanair, EasyJet e Wizz Air. Dal 2018, però, la Corte Europea ha stabilito regole chiare al riguardo.

Perché è illegittima: Gli scioperi del personale interno non rientrano tra le circostanze eccezionali. Sono considerate problematiche gestionali della compagnia e non eventi esterni imprevedibili. Solo gli scioperi di servizi aeroportuali esterni (come i controllori di volo) possono costituire circostanze eccezionali.

Il principio: La compagnia deve gestire le relazioni con i propri dipendenti e non può scaricare sui passeggeri le conseguenze di conflitti interni.

5. Documentazione Falsa e “Tail Number” Manipolati

Una pratica particolarmente grave: le compagnie presentano documentazione falsa o manipolata per negare i risarcimenti. Un caso emblematico ha riguardato Ryanair, che ha giustificato una cancellazione attribuendola al maltempo, ma l’analisi del “tail number” (codice identificativo dell’aereo) ha dimostrato che lo stesso velivolo operava contemporaneamente su un’altra tratta.

Perché è illegittima: La falsificazione della documentazione costituisce una pratica fraudolenta. I passeggeri hanno diritto a ricevere informazioni accurate sui motivi del disservizio.

Come proteggersi: Chiedi sempre conferma scritta dei motivi del ritardo e conserva tutti i documenti. I servizi legali specializzati hanno strumenti per verificare la veridicità delle informazioni fornite.

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6. Problemi alla Catena Operativa e “Effetto Domino”

Le compagnie sostengono che ritardi su voli precedenti abbiano causato un effetto catena che giustifica ritardi successivi.

Quando è illegittima: Se la compagnia non ha predisposto misure alternative o non ha utilizzato tutti i mezzi a disposizione per limitare l’effetto domino. I tribunali hanno stabilito che le compagnie devono dimostrare di aver fatto tutto il possibile per evitare o limitare i disagi.

La regola: L’effetto catena non è automaticamente una scusa valida. La compagnia deve provare di aver tentato soluzioni alternative.

7. Carenza di Equipaggio o Problemi di Staffing

Spesso le compagnie adducono la mancanza di equipaggio come causa di cancellazioni o ritardi.

Perché è illegittima: La pianificazione dell’equipaggio è responsabilità diretta della compagnia aerea. Non può essere considerata un evento imprevedibile esterno. Le compagnie devono garantire personale sufficiente per operare secondo i programmi pubblicati.

Il principio legale: La gestione delle risorse umane rientra nell’attività ordinaria del vettore e non costituisce circostanza eccezionale.

8. Problemi di Pulizia e Manutenzione Ordinaria

Le compagnie utilizzano la pulizia dell’aeromobile o la manutenzione ordinaria come giustificazioni per ritardi.

Perché è illegittima: La pulizia e la manutenzione ordinaria sono attività programmate che rientrano nella normale operatività della compagnia. Dovrebbero essere pianificate nei tempi di sosta senza interferire con i voli programmati.

La logica: Se un ritardo è causato da operazioni di routine, la responsabilità è chiaramente della compagnia aerea.

9. Overbooking Mascherato

Alcune compagnie nascondono l’overbooking dietro altre scuse tecniche o organizzative. L’overbooking (vendita di più biglietti rispetto ai posti disponibili) non può mai essere considerato una circostanza eccezionale.

Perché è illegittima: L’overbooking è una scelta commerciale deliberata della compagnia per massimizzare i profitti. Non può essere giustificato come evento esterno e dà sempre diritto al risarcimento.

Attenzione: Se ti viene negato l’imbarco per “problemi tecnici” su un volo completamente prenotato, potrebbe trattarsi di overbooking mascherato.

10. Perdita di Carburante di Altri Aeromobili

Le compagnie tentano di attribuire ritardi alla perdita di carburante (fuel spillage) di altri velivoli. La Corte di Giustizia UE ha chiarito la questione.

Quando è illegittima: Se il fuel spillage proviene da un aeromobile della stessa compagnia aerea, questa rimane responsabile e deve corrispondere il risarcimento. Solo se la perdita deriva da un aereo di un’altra compagnia può costituire circostanza eccezionale.

La distinzione: La chiave è verificare la proprietà dell’aeromobile che ha causato il problema.

I Numeri delle Scuse Illegittime

Le statistiche del settore confermano l’utilizzo sistematico di queste scuse. Nel 2024, le compagnie con più disservizi mostrano pattern specifici:

Wizz Air: 622 voli problematici (111.960 passeggeri coinvolti) con il 74,60% di ritardi – preferisce ritardare piuttosto che cancellare per ridurre l’impatto sui risarcimenti.

Ryanair: 474 voli problematici (85.320 passeggeri coinvolti) con l’84,18% di ritardi – strategia deliberata per evitare maggiori responsabilità.

Neos: detiene il record con l’89,47% di disservizi classificati come ritardi – il tasso più alto del settore.

I Numeri delle Scuse Illegittime 2024 | Rimborso al Volo diritto dei passeggeri aerei

Questi dati dimostrano che alcune compagnie utilizzano sistematicamente i ritardi come strategia per ridurre l’impatto delle cancellazioni, accompagnando questa scelta con giustificazioni spesso pretestuose.

Il Tasso di Successo dei Ricorsi

I numeri parlano chiaro sui ricorsi contro le scuse illegittime. RimborsoalVolo.it vanta un tasso di successo del 99,5% nelle pratiche gestite, con oltre 16 anni di esperienza nel settore.

Questo dato eccezionale non è casuale: i servizi legali specializzati ottengono tassi di successo superiori al 95% perché la maggior parte delle scuse utilizzate dalle compagnie aeree sono effettivamente illegittime dal punto di vista legale. Quando contestate in tribunale, vengono sistematicamente rigettate dai giudici.

L’Impatto Economico

Nel primo trimestre 2025, il 93% delle richieste di rimborso ha riguardato ritardi superiori alle 3 ore e cancellazioni. Su base annuale, si stima che:

  • 199 milioni di euro di risarcimenti sono stati richiesti dai passeggeri nel 2024
  • Con un tasso di successo medio del 95%, 189 milioni erano effettivamente dovuti
  • Assumendo che il 30% delle giustificazioni delle compagnie siano pretestuose, circa 56,7 milioni di euro vengono negati illegittimamente ogni anno

Come Difendersi dalle Scuse Illegittime

La conoscenza è la tua arma migliore contro le scuse infondate. Ecco come proteggerti:

Documentazione Essenziale

Conserva sempre:

  • Biglietti aerei e carte d’imbarco originali
  • Ricevute di spese sostenute a causa del disservizio
  • Screenshot di eventuali comunicazioni sui tabelloni dell’aeroporto
  • Email o SMS ricevuti dalla compagnia aerea

Richiedi sempre:

  • Conferma scritta dei motivi del ritardo o cancellazione
  • Documentazione ufficiale che attesti il disservizio
  • Informazioni sui diritti dei passeggeri (che le compagnie sono obbligate a fornire)

Verifica Indipendente

Controlla tu stesso:

  • Le condizioni meteo effettive tramite servizi meteorologici ufficiali
  • Se altri voli della stessa rotta hanno operato regolarmente
  • I dati di traffico aereo per verificare eventuali restrizioni ATC reali
  • Le notizie su scioperi programmati nel settore aereo

La Regola d’Oro

Se hai dubbi, non rinunciare ai tuoi diritti. La Sentenza della Cassazione n. 1584/18 stabilisce chiaramente che il passeggero deve solo provare l’acquisto del biglietto e allegare il ritardo, mentre spetta alla compagnia dimostrare le circostanze eccezionali.

Il Tribunale di Roma ha inoltre stabilito che “il credito del viaggiatore è da ritenersi certo, liquido ed esigibile una volta verificatasi la contingenza pregiudizievole”.

Quando Rivolgersi a un Servizio Specializzato

Data la complessità delle normative e l’aggressività delle strategie difensive delle compagnie aeree, è consigliabile rivolgersi a servizi legali specializzati quando:

  • La compagnia ha negato il rimborso con una delle scuse elencate
  • Non sei sicuro della validità della giustificazione ricevuta
  • Vuoi massimizzare le probabilità di successo senza stress
  • Preferisci non anticipare spese legali (modello “no win, no fee”)

RimborsoalVolo.it, ad esempio, dispone degli strumenti tecnici e legali per smontare le giustificazioni pretestuose e ha accesso a database specializzati per verificare la veridicità delle informazioni fornite dalle compagnie. Con oltre 16 anni di esperienza nel settore, il team legale sa riconoscere immediatamente quando una scusa è illegittima e come contrastarla efficacemente.

Chiedere un Rimborso sul sito Rimborsoalvolo.it | Rimborso al volo diritto dei passeggeri

Conclusione: Non Farti Scoraggiare dalle Scuse

Le compagnie aeree utilizzano sistematicamente scuse illegittime per evitare di pagare risarcimenti che ammontano fino a 600€ per passeggero. La maggior parte di queste giustificazioni non ha fondamento legale, come dimostrano i tassi di successo superiori al 95% ottenuti dai servizi specializzati.

Ricorda:

  • Il Regolamento Europeo 261/2004 tutela i tuoi diritti
  • Solo le vere “circostanze eccezionali” esentano le compagnie dal risarcimento
  • I tribunali rigettano sistematicamente le scuse pretestuose
  • Non devi anticipare alcuna spesa per rivendicare i tuoi diritti

Il tuo diritto al risarcimento è certo, liquido ed esigibile. Non lasciare che scuse infondate ti impediscano di ottenere quanto dovuto.

Verifica Subito i Tuoi Diritti

Hai subito un ritardo superiore a 3 ore, una cancellazione o un negato imbarco negli ultimi 3 anni? Non importa quale scusa ti abbia dato la compagnia aerea: potresti avere diritto fino a 600€ di risarcimento.

Con RimborsoalVolo.it il controllo è gratuito e senza impegno:

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Non lasciare che le scuse delle compagnie aeree ti impediscano di ottenere quello che è tuo di diritto. La compensazione pecuniaria prevista dalla legge europea è un diritto irrinunciabile che non può essere eluso attraverso giustificazioni infondate.

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Domande Frequenti sulle Scuse delle Compagnie Aeree

Quali sono le scuse più comuni delle compagnie aeree per non pagare?

Le compagnie aeree utilizzano una serie di giustificazioni ricorrenti per negare i risarcimenti: maltempo generico, guasti tecnici all’aeromobile, restrizioni del traffico aereo (ATC), scioperi del personale interno, effetto domino da voli precedenti, carenza di equipaggio, pulizia o manutenzione ordinaria e, in alcuni casi, overbooking mascherato. Queste motivazioni vengono presentate come “circostanze eccezionali”, ma in realtà nella maggior parte dei casi non lo sono e possono essere contestate legalmente.

Il maltempo è una delle giustificazioni più usate, ma non sempre è valida. La normativa europea prevede che il risarcimento non sia dovuto solo quando le condizioni atmosferiche impediscono oggettivamente il decollo o l’atterraggio. Se però altri voli sono partiti regolarmente dallo stesso aeroporto o se le condizioni erano previste e gestibili, la compagnia non può invocare questa scusa per negare il pagamento. In questi casi, il passeggero ha comunque diritto al rimborso fino a 600€.

No. La Corte di Giustizia Europea ha chiarito che i guasti tecnici rientrano nella normale attività di una compagnia aerea e quindi non costituiscono circostanze eccezionali. Ciò significa che problemi come un motore difettoso, una porta che non si chiude o una manutenzione non programmata non giustificano il rifiuto del risarcimento. Solo casi straordinari come atti di sabotaggio, terrorismo o difetti di fabbrica nascosti possono esonerare la compagnia dall’obbligo di compensare i passeggeri.

Non sempre. È fondamentale distinguere tra scioperi interni ed esterni. Gli scioperi del personale della compagnia (piloti, hostess, steward, tecnici) non rientrano tra le circostanze eccezionali: la gestione delle relazioni sindacali è responsabilità del vettore e non può ricadere sui passeggeri. Diverso è il caso degli scioperi esterni, ad esempio quelli dei controllori di volo o del personale aeroportuale, che possono essere considerati eventi imprevedibili e quindi esonerare la compagnia dal risarcimento.

Il primo passo è non fermarsi alla risposta della compagnia. Conserva sempre tutta la documentazione (biglietti, carte d’imbarco, email e SMS ricevuti, eventuali scontrini di spese aggiuntive). Verifica se la motivazione dichiarata è reale, ad esempio controllando i dati meteo o il traffico aereo in quella fascia oraria. Infine, rivolgiti a un servizio legale specializzato: i tassi di successo superano il 95%, segno che la maggior parte delle scuse usate dalle compagnie non regge davanti a un giudice.

In Italia i passeggeri hanno fino a 3 anni di tempo per richiedere un risarcimento per volo cancellato, in ritardo o negato all’imbarco. Questo significa che anche se l’episodio non è recente, puoi ancora far valere i tuoi diritti. È importante, però, non aspettare troppo: più si avvicina la scadenza, più diventa complesso reperire documenti e prove a supporto del reclamo.

Il risarcimento varia in base alla distanza del volo e alla durata del ritardo: fino a 250€ per tratte brevi (fino a 1.500 km), 400€ per voli intra-UE o di media distanza e fino a 600€ per i voli intercontinentali. Il diritto è individuale: ogni passeggero con biglietto valido ha diritto alla compensazione, compresi i bambini che occupano un posto a sedere. Oltre a questo, il passeggero può chiedere anche il rimborso di spese extra sostenute a causa del disservizio (hotel, pasti, trasporti).